Descrizione
Fu costruita nelle sue forma attuali nel XVIII secolo sopra un edificio più antico del quale rimane il piccolo campanile romanico.
La chiesa conserva le linee barocche nelle decorazioni a stucco, nei pannelli degli stalli del coro e nei mobili in noce della sagrestia. Nella bolla del vescovo torinese Cuniberto (anno 1065), vengono nominate due chiese, quella di Santa Maria e quella di San Costanzo. Il vocabolo "ecclesia" nel documento cunibertino viene attribuito a molti edifici sacri che attualmente, come San Costanzo, sono semplici cappelle, ma che nel secolo XI dovevano svolgere un ruolo molto importante.
In questo periodo esistevano quindi nel territorio meanese due comunità cristiane: una, quella di Santa Maria, in regione Travot, che aveva giurisdizione nelle borgate sparse nella parte alta, l'altra, quella di San Costanzo, che in quei tempi non era affatto isolata come si trova ora, che estendeva la sua giurisdizione "parrocchiale" sul fondovalle.
Non conosciamo quando questa seconda parrocchia abbia cessato di esistere. Dai documenti che riguardano la parrocchia meanese giunti fino a noi, e che non vanno oltre il secolo XVI, si parla di una sola parrocchia, quella di Santa Maria, senza che si faccia cenno a quella di San Costanzo. Quello che è certo, è che gli abitanti della bassa Meana, trasferitesi nelle borgate superiori, hanno trasmesso anche a questi meanesi la loro profonda devozione a San Costanzo, che è divenuto il santo patrono di tutta la comunità, anche quando tutti i meanesi erano diventati parrocchiani della chiesa di Santa Maria Assunta. È pertanto deducibile che la chiesa di San Costanzo sia stata, in assoluto, la più antica di tutto il territorio meanese e cioè sia stata la prima chiesa cristiana sorta dopo l'introduzione e conseguente espansione del cristianesimo in valle (terzo, quarto secolo).
La chiesa conserva le linee barocche nelle decorazioni a stucco, nei pannelli degli stalli del coro e nei mobili in noce della sagrestia. Nella bolla del vescovo torinese Cuniberto (anno 1065), vengono nominate due chiese, quella di Santa Maria e quella di San Costanzo. Il vocabolo "ecclesia" nel documento cunibertino viene attribuito a molti edifici sacri che attualmente, come San Costanzo, sono semplici cappelle, ma che nel secolo XI dovevano svolgere un ruolo molto importante.
In questo periodo esistevano quindi nel territorio meanese due comunità cristiane: una, quella di Santa Maria, in regione Travot, che aveva giurisdizione nelle borgate sparse nella parte alta, l'altra, quella di San Costanzo, che in quei tempi non era affatto isolata come si trova ora, che estendeva la sua giurisdizione "parrocchiale" sul fondovalle.
Non conosciamo quando questa seconda parrocchia abbia cessato di esistere. Dai documenti che riguardano la parrocchia meanese giunti fino a noi, e che non vanno oltre il secolo XVI, si parla di una sola parrocchia, quella di Santa Maria, senza che si faccia cenno a quella di San Costanzo. Quello che è certo, è che gli abitanti della bassa Meana, trasferitesi nelle borgate superiori, hanno trasmesso anche a questi meanesi la loro profonda devozione a San Costanzo, che è divenuto il santo patrono di tutta la comunità, anche quando tutti i meanesi erano diventati parrocchiani della chiesa di Santa Maria Assunta. È pertanto deducibile che la chiesa di San Costanzo sia stata, in assoluto, la più antica di tutto il territorio meanese e cioè sia stata la prima chiesa cristiana sorta dopo l'introduzione e conseguente espansione del cristianesimo in valle (terzo, quarto secolo).
Bibliografia
Il Piemonte Paese per Paese - Grande Enciclopedia della tua Regione, 62, Casa editrice Bonechi, Firenze, 1995.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Travot, 2 |
Telefono | 0122.39150 |
Mappa
Indirizzo: Via Travot, 2, 10050 Meana di Susa TO, Italia
Coordinate: 45°7'10,7''N 7°4'8,7''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Accesso a piano terra